Fathomfolk di Eliza Chan: una recensione in anteprima

da | Giu 26, 2024 | Recensioni, Fantasy

Se siete appassionati di fantasy e seguite l’ambiente editoriale italiano, sono sicura che avrete sentito parlare di NeoN Libri, imprint nuova di zecca di Edizioni E/O dedicata alla narrativa fantastica e di genere.

NeoN Libri è il primo editore in Italia che ha deciso di investire sulla piattaforma NetGalley per la distribuzione di Advanced Reader Copy digitali, o eARC — copie in anteprima per i blogger, i recensori, i giornalisti e altri addetti ai lavori. Per saperne di più vi consiglio di dare un’occhiata al profilo Instagram di NeoN e in particolare a questo post in cui vengono spiegate le motivazioni di questa scelta.

Detto questo, ringrazio tantissimo NeoN Libri e NetGalley per avermi fornito la copia in anteprima di Fathomfolk di Eliza Chan, in uscita il 4 settembre. È la prima volta che ricevo una copia in anteprima da una casa editrice e sono elettrizzata!

Un fantasy dalla premessa originale

Fathomfolk è un romanzo fantasy, debutto dell’autrice Eliza Chan, che ha riscosso grande successo oltreoceano. 

Il libro è ambientato a Tiankawi, enorme città semi-allagata in cui gli umani vivono in cima, al sicuro, e le creature marine, come sirene, kelpie, kappa, draghi acquatici, sono costrette a vivere nelle acque inquinate sottostanti, private dei propri poteri. 

La storia è incentrata su tre protagoniste principali: Mira, una mezza sirena che lotta per i diritti delle creature marine; Nami, una giovane aristocratica esiliata dalla sua famiglia; Cordelia, una strega marina disposta a tutto per emergere nella scena politica di Tiankawi.

Le tematiche trattate in questo libro sono indubbiamente importanti: prima di tutto la questione ambientale, poi il classismo e l’esperienza dei migranti che si ritrovano in una città che li respinge. L’autrice è stata molto brava a trattare queste tematiche così delicate e attuali.

Le descrizioni: un punto dolente

Il worldbuilding è complesso e sfaccettato, e l’ho apprezzato molto. Veniamo subito gettati in questo mondo sommerso, e inizialmente non è facile ambientarsi, anche per via dei numerosi termini come kumiho, chinthe, kelpie, kappa…

L’idea di una città sommersa ispirata alle metropoli asiatiche come Taipei e Singapore è davvero originale. Purtroppo l’autrice non riesce a renderle giustizia, complici le descrizioni scarne. Anzi, più che descrizioni, dovremmo parlare di mancanza di descrizioni, tanto che inizialmente non avevo idea di come immaginare la città e le creature marine che la abitano.

Le scene ambientate sott’acqua sono le più deludenti. L’idea mi piace tantissimo, ma la maggior parte delle volte non mi accorgevo nemmeno che l’azione si svolgesse sott’acqua. Una scena che mi ha lasciata perplessa è quella in cui Nami passa una serata in un locale sottomarino e beve dei drink: durante la lettura ho continuato a chiedermi come fosse possibile bere drink sott’acqua.

I personaggi

Mira è una mezza sirena ed è appena stata promossa a capitana delle guardie di frontiera. Insieme al fidanzato Kai, un drago acquatico che ricopre la carica di ambasciatore del popolo degli abissi, spera di poter sfruttare la nuova posizione per portare un cambiamento alle condizioni di vita delle creature marine. 

Nami, anche lei un drago acquatico come il fratello Kai, è un’aristocratica che viene esiliata dalla sua famiglia in seguito a un tentato furto. Arrivata a Tiankawi, capisce di volere un cambiamento, e più in fretta di Mira. Questo la porta ad avvicinarsi a un gruppo di estremisti, i Riflussi, che usano metodi violenti per conquistare i diritti del popolo degli abissi.

Ammetto che per almeno metà del libro ho continuato a confondere Mira e Nami. Sono due personaggi abbastanza simili, per certi versi, e interagiscono entrambe sia con Kai che con Trish, la madre di Mira. Ho fatto fatica a connettermi a entrambe, complici forse i veloci cambi di POV.

Cordelia, invece, una strega marina disposta a tutto per proteggere la sua famiglia, è il personaggio più interessante, moralmente grigio se vogliamo, anche se difficilmente ci si affeziona a lei. Sono rimasta affascinata dai suoi poteri di mutaforma e mi ha ricordato un po’ Ursula della Sirenetta.

Spoiler sul personaggio di Cordelia
All’inizio del libro c’è anche il POV di Serena, moglie di uno dei consiglieri più potenti di Tiankawi. Verso il 25% della lettura, scopriamo che Serena è in realtà Cordelia sotto copertura. Opinione assolutamente personale, ma questo twist non mi è piaciuto per niente. Non l’ho trovato ben costruito e non ho capito come Cordelia possa vivere una doppia vita così facilmente.

Per concludere…

In conclusione, questo libro sicuramente non fa per me, principalmente per le descrizioni scarne che non mi hanno permesso di immaginare le ambientazioni come avrei voluto e per i personaggi blandi, con cui non sono riuscita a connettermi. Nonostante questo, il worldbuilding è molto originale e interessante, ho adorato le creature marine (anche se avrei voluto saperne di più su di loro!) e i temi trattati sono attualissimi. È pur sempre un esordio e sono sicura che l’autrice tirerà fuori qualcosa di migliore in futuro. Faccio inoltre i complimenti a Laura Miccoli, che si è occupata dell’ottima traduzione. Bravissima!

Voi lo conoscevate? Fatemi sapere cosa ne pensate!

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Mab

26 anni, nella vita mi occupo di grafica ma sono da sempre appassionata di scrittura. Amo il fantasy, la storia antica e i gatti.

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