Dal successo su Wattpad si arriva alle librerie, questo lo sappiamo già da anni, ed è il caso anche di Trilogia del Nerva. Libro pubblicato dalla giovanissima Charlotte J. Bright ed edito da Fanucci, nasce quasi quattro anni fa come una timida storia pubblicata sulla piattaforma di fanfiction e romanzi più famosa del web e approda da poco sugli scaffali, promettendoci un’avventura stellare e romantica.
La trama
Armi tecnologiche, navi spaziali, viaggi interplanetari e conflitti spaziali, tutti i requisiti per una buona storia di fantascienza. La trama è incentrata su Anna, ventenne nascosta all’universo per via del suo potere tanto bramato quanto pericoloso: il Nerva. Un potere che si struttura su più livelli, in grado di manipolare la gravità, la chimica, la fisica e il quantum, ma non solo! Tutto racchiuso nelle mani di una ragazza obbligata a fuggire di pianeta in pianeta per evitare che il suo potere – nonché maledizione – finisca nelle mani sbagliate, più precisamente in quelle di Goran. Verrà aiutata dalla Difesa del Circolo, che si occuperà di nasconderla, addestrarla a combattere e usare al meglio le sue abilità.
I personaggi
Goran è un nemico interessante: se i suoi obiettivi possono essere lodabili e ambiziosi, i metodi con cui sceglie di perseguirli sono sicuramente disprezzabili. Lui vorrebbe impiegare il potenziale del Nerva per esplorare l’universo, raggiungere stelle e pianeti ancora più lontani e costruire una nuova società. Goran non si farà problemi a nuclearizzare pianeti e a fare del male anche a chi ha di più caro pur di raggiungere il suo scopo, rendendolo un avversario temibile e una minaccia per l’intera galassia.
Oltre a Goran ci viene anche introdotto il futuro interesse amoroso di Anna: Seneca. Nessuno spoiler, lo si può intuire dalle prime pagine! Schietto, freddo, rigido e pure un po’ saccente, Seneca sarà una vera spina nel fianco per Anna, la quale lentamente riuscirà a vedere la rosa che vi si nasconde dietro. La loro storia racchiude i punti importanti dei tropi slow burn e enemies to lovers, e si intreccia pesantemente con la trama principale scaturendo suspense, tenerezza e plot twist emotivamente importanti.
Ci sono anche alcuni personaggi secondari che ho apprezzato particolarmente: Quintilla e Hamish. La prima è energica, intelligente, sagace e avrà un ruolo preciso nella trama, oltre che essere l’amica perfetta di Anna; di Hamish invece mi ha colpito parecchio il suo passato, che si collegherà agli eventi futuri in maniera inaspettata e toccante.
I dimenticabili
Oltre a loro ci sono un sacco di altri personaggi, alcuni più ricorrenti di altri, ma spesso simili tra loro. Troppe volte ho faticato a ricordare chi fosse questo o quel personaggio, talvolta confondendoli. Oltre alla manciata di principali, gli altri personaggi hanno la stessa voce e si mischiano nella massa.
A questo proposito abbiamo pubblicato un articolo con consigli utili per costruire personaggi secondari efficaci e memorabili!
Mi suona familiare…
Un altro difetto che ho trovato è la incredibile somiglianza della trama con… Harry Potter! Il mentore (Nemesianus, lo zio di Anna), il grande nemico potente, Anna l’unica salvatrice, l’Accademia, e perfino alcuni plot twist cruciali ricordano parecchio le vicende dell’adolescente magico più famoso degli ultimi anni. Probabilmente non sono cose volute, forse si tratta solo di un caso di influenza da cioccorane.
Un finale incoerente
Cosa non ho apprezzato affatto è stato il finale. Ho scoperto dopo che è stato riscritto e cambiato dall’originale pubblicato su Wattpad, e avrei preferito fosse rimasto uguale. Questo finale l’ho trovato confuso, raffazzonato, forzato e adeguato a delle aspettative di un pubblico che non ha a cuore la storia ma il solo appagamento personale che ne deriva. Non l’ho trovato un finale coerente alla sua storia e anche in questo caso molto simile a quello di Harry Potter.
Prima dell’ultima battaglia Anna scopre un modo per disattivare il suo stesso Nerva, decidendo che in questo modo Goran non potrà sicuramente mai ottenerlo.
Dopo aver perso i poteri c’è il grande scontro, Anna viene ferita e sta morendo. La vediamo svenire, ormai tra le mani della morte, ma invece ci appare sua nonna, la signora Nerva in persona (quella che ha creato il Nerva). E come Silente con Harry, la nonna – la sua guida – le dice che il Nerva non può sparire e Anna si risveglia, guarita dai suoi poteri e più forte che mai!
Subito dopo Seneca viene ferito e sta per morire durante l’ultimo scontro, ma Anna è così intenzionata a impedirlo che torna indietro nel tempo, cambia alcuni eventi, e in qualche modo trasferisce il suo Nerva a Seneca. L’intera sequenza è davvero confusa e allucinante, probabilmente è voluto proprio per rendere il tutto molto toccante e pesante per il lettore così come lo è per Anna stessa. Infine, Seneca torna in vita, ora anche lui con il Nerva.
Nella versione originale Seneca muore e basta, e avrei preferito fosse rimasto uguale per dare a Anna la spinta di rabbia e tristezza giusta per impegnarsi a creare un mondo migliore in memoria del suo amato.
Un’altra cosa che non ho particolarmente gradito del nuovo finale è l’epilogo, che ci mostra Seneca e Anna cinque anni dopo con un bambino di già ben quattro anni e il Nerva ancora più forte di quello di Anna, poiché figlio di due genitori col Nerva potente. La scelta di costruire la famiglia felice appena praticamente un anno dalla sconfitta di Goran l’ho trovata un po’ stucchevole e cliché.
Trilogia del Nerva: un buon esordio
Nonostante questo Charlotte è riuscita a immergerci in questo Sistema Solare del futuro e nei suoi pianeti, nonché nella psicologia di Anna. Lei è una protagonista forte, testarda, indipendente, ma anche dolce e desiderosa di amicizia e amore e una vita normale.
Inoltre il libro è davvero molto scorrevole, pulito da inutile show e ho apprezzato molto le scene d’azione, davvero ben rese nella loro drammaticità e velocità. Mi sono anche piaciuti molto i vari pianeti su cui Anna fa tappa, ognuno con le sue caratteristiche e uno più interessante dell’altro!
Consiglio questo libro a chi ha sempre preferito e letto il fantasy, ma vorrebbe cimentarsi anche nella fantascienza senza abbandonare i tropi più popolari negli ultimi anni e il senso di meraviglia per un mondo nuovo e vasto. Nonostante i suoi difetti, reputo Trilogia del Nerva un buon esordio per la scrittrice, che dimostra di avere tutto il potenziale per stupirci con nuove storie.
Voi lo avete letto?
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