La maggior parte dei tropi, appartengono a generi ben definiti; raramente troverete draghi e fate in un giallo, così come laser e astronavi non fanno generalmente pensare a una storia d’amore. Certamente esistono opere che mischiano e contaminano questi tropi, ma oggi ci concentriamo sul “tropo” più grande di tutti: il genere letterario.
Il Tropo Stropia
Così come per il dilemma della gallina e dell’uovo, è impossibile dire con certezza se sia nato prima il concetto di tropo o quello di genere letterario, e probabilmente non è neanche un vero e proprio tropo (così come i concetti di “protagonista” o “trama”). Invece possiamo pensare al genere come a una collezione di tropi; un’opera che incorpora alcuni tropi (alcuni più importanti, altri secondari) può essere ricondotta a un genere piuttosto che a un altro, in una sorta di classificazione gerarchica. Contemporaneamente, un’opera che appartiene a un certo genere letterario avrà inevitabilmente un certo numero di tropi che caratterizzano gran parte delle opere di quel genere.
Così come è impossibile scrivere un’opera senza alcun tropo, è altrettanto impossibile scriverne una che non appartenga ad alcun genere; anzi, i vostri migliori sforzi di combinare vari tropi per ottenere una storia senza genere, il risultato è che probabilmente ne otterrete una che ne interseca più di due.
Contemporaneamente, l’accezione moderna di genere letterario non è che una mera etichetta, il più delle volte basato sull’estetica e con l’obiettivo di intercettare una categoria di consumatori che si identificano come fan di quel genere. Il periodo attuale, grazie anche all’endemizzazione della connessione a internet, è quello in cui questa classificazione non è più unicamente per le opere ma anche per le persone: non a caso è ben noto che alcuni generi letterari siano più popolari in certe categorie demografiche (il romance tra le donne, la storia militare tra gli uomini, il giallo tra gli adulti e via dicendo).
Esercizi: Tropomorfosi
Scegliete un’opera (libro, film, serie TV, fumetto, è indifferente) ed estraetene quelli che secondo voi sono i tre tropi principali. Potete usare questo sito per aiutarvi. Tenendo in considerazione questi tre tropi, dimenticate l’opera di partenza; individuate un’opera che abbia gli stessi tropi, ma che appartenga a un genere completamente diverso.
Ci siete riusciti? È stato facile o difficile?
Ripetete ora lo stesso esercizio, ma partendo da qualcosa scritto o realizzato da voi.
Ci siete riusciti? È stato più facile o più difficile?
Ripetete lo stesso esercizio, ma individuando tre tropi opposti a quelli dell’opera di partenza, ma che ne condivida il genere.
Ci siete riusciti? A che genere appartiene l’opera con i tre tropi opposti?
Se avete provato a fare gli esercizi elencati sopra, vi sarete accorti che nonostante non è facile individuare univocamente opere di altri generi se siete partiti da tropi che sono “centrali” di quel genere, per così dire. Se invece siete partiti da tropi “di confine”, ovvero che possono essere realizzati indipendentemente dall’ambientazione, trovare un’opera simile in un genere diverso è molto più immediato.
Si può andare oltre i generi?
Classificare le opere è un modus operandi che, per quanto limitante, continuerà a esistere; dopotutto, il nostro intelletto è stato allenato sin dai tempi del paleolitico a riconoscere i pattern e a dividere ciò che ci circonda in categorie.
L’attuale classificazione dei generi si è però formata per ragioni prevalentemente di vendta: non per classificare le opere ma per classificare i lettori di quelle opere e puntare a loro con le campagne pubblicitarie. Un’eccessiva aderenza a queste categorie, come succede in Italia, porta a un panorama in cui la pubblicazione di opere a cavallo tra due o più generi irrealizzabile, poiché manca un chiaro pubblico di riferimento; il che non vuol dire che intrecciare più generi e sperimentare con generi nuovi sia automaticamente uno sforzo vano.
Quello che sarebbe desiderabile (perlomeno secondo la mia opinione) è una classificazione diversa, non centrata sull’ambientazione o sull’atmosfera ma invece per tematiche o struttura dell’opera.
Se avete provato a fare gli esercizi di tropomorfosi e avete ottenuto catene interessanti, scrivetele nei commenti!
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