La nostra letteratura è intrisa di tropi: schemi narrativi che si ripetono con regolarità e forniscono una base sulla quale raccontare una storia. Esempi notevoli nel genere fantasy sono il viaggio dell’eroe, ilå protagonista orfanå o la magia. Questa rubrica si pone l’obiettivo di dissezionare i tropi più usati, scombinarli nelle loro componenti e rimetterli insieme al contrario, nella speranza di scardinare gli stereotipi e di ispirare nuove storie.
Il tropo da cui voglio partire è quello del tesoro del drago, una pietra miliare delle leggende e dei miti europei che vede un draconico tiranno fare da guardia a colossali montagne d’oro e gioielli. Shrek, Lo Hobbit e persino la Saga di Temeraire includono questo tropo, nonostante non ci sia alcun motivo per cui un drago debba avere interesse per monete o altri preziosi che non può né utilizzare direttamente né vendere o usare per acquisire altri beni. L’eroe di turno deve sconfiggerli per ottenere il tesoro e (sperabilmente) distribuirlo a chi è stato sottratto.
Inversione #1: il Tesoro non è prezioso
Se invece di accumulare compulsivamente ricchezze, il drago avesse un debole per altri oggetti? Magari non è l’oro a fare gola al nostro rettile malvagio, ma anzi libri, teschi umani, arazzi/tappeti o altri oggetti decorativi di bell’aspetto che un drago da solo non potrebbe produrre.
Un drago moderno potrebbe avere pile di videogiochi, vinili, videocassette, computer o radio: le possibilità sono infinite!
Inversione #2: il Tesoro non è un tesoro
Non è ovvio che il suddetto drago sia malvagio, e che sia a guardia di qualcosa che tutti vogliono. Potrebbe essere qualcosa di pericoloso che il drago si fa carico di sorvegliare, come ad esempio una misteriosa pietra maledetta e letale o scorie radioattive.
Considerate il potenziale narrativo di un drago che difende strenuamente una montagna di armi ed esplosivi per evitare che gli umani si facciano la guerra. Molto più profondo, no?
Inversione #3: il Drago è la vittima
Un forte di soldati e cavalieri armati di tutto punto difende a ogni costo una montagna d’oro da un coraggioso giovane drago che vuole restituire le ricchezze al suo popolo.
O anche: il drago potrebbe essere stato manipolato/corrotto/ingannato dai re delle terre circostanti per proteggere i loro tesori, mentre questi spargono la voce che il tesoro sia stato loro sottratto con la forza.
Inversione #4: il Drago è debole
Questa particolare inversione farà parte di una mia prossima storia: i draghi sono vulnerabili e rischiano di bruciare da dentro se non regolano la propria temperatura. Sono pertanto costantemente perseguitati e cacciati dagli umani; non hanno né possibilità né un luogo in cui accumulare e nascondere ricchezze. Miseri e incompresi, sono costretti a fuggire e sopravvivere come possono.
Come spero di avervi mostrato, questo tropo apparentemente semplice è carico di possibilità inesplorate che possono essere il punto di partenza per svariate storie fantasy che rompono gli standard tradizionali. Quasi una montagna d’oro in attesa di conquista…
Grande fonte di ispirazione!