Fantasy italiano: recensione di I Trionfi del Vuoto

da | Ott 16, 2024 | Recensioni, Avventura, Fantasy

Dopo l’ondata di fae, elfi e vampiri, ho deciso di provare un fantasy che sapesse un po’ più di nostrano, e mi sono buttata su I Trionfi del Vuoto. Scritto da Masa e pubblicato da Acheron Books nel 2020, è un epic fantasy che ci invita di un mondo complesso e pieno di magia (seppur questa stia morendo).

La trama

La trama ruota attorno a quattro protagonisti principali: Bronte, un ciclope sinistro; Ales, un fauno maledetto; Torano, un condottiero umano e disonorato; e Lierna, una vittoria (specie di donne alate) ricercata.
Ognuno ha il suo obiettivo e spesso collide con quello di un altro, creando conflitti e intrecci davvero interessanti. Ogni personaggio ha il suo punto di vista, da cui possiamo capire di più il suo passato, i suoi pensieri, i suoi moventi e il suo tono.

Personalmente ho apprezzato molto Bronte, un ciclope rinnegato dalla sua stessa specie perché nato con l’occhio dalla parte sbagliata, impacciato, intelligente e appassionato (in maniera quasi logorroica) di magia, detta “Onda”. Allo stesso modo mi è piaciuto Ales, il fauno maledetto a non poter più solcare il mare che tanto ama, sempre pronto a bere, fare a botte e cantare canzoni sconce da vero pirata.

Il mondo

Inoltre ho apprezzato parecchio la scelta di ambientazione e costruzione del mondo. Le specie esistenti sono poco comuni nei fantasy più moderni, forse perché “poco estetiche”. Qui ci sono fauni, ciclopi, vittorie, felidi e ovviamente umani; ognuna delle specie ha le sue tradizioni, le sue credenze, il suo territorio e le sue peculiarità. Il fatto poi che la maggior parte dei nomi suonino italiani (Bronte, Cento, Nanto, Torano) e che addirittura vengano usati dei dialetti italiani come lingue straniere l’ho trovato davvero un modo creativo e simpatico di portare un po’ del nostro Paese nel fantasy. Non mancano poi certi eufemismi e modi di dire tipicamente nostri:

“…Mi aveva recuperato delle radici per i liquori – sì, fa strano che una così riverita al villaggio parlasse con uno come me, ma, scusami il gioco di parole, Terra è una terra-terra… non so se mi spiego.”

“No, ma continua, ti prego.”

E che barba!

A proposito di nomi! Abbiamo recentemente pubblicato un articolo pieno di consigli su come scegliere i nomi per i vostri personaggi fantasy!

Tanti personaggi… e tanta confusione

I personaggi sono tanti e sono ben esplorati, ma ciò che mi è piaciuto di meno è stato il repentino cambio di punto di vista da uno all’altro. Soprattutto all’inizio ho fatto molta fatica a inquadrare i personaggi e a ricordarmi a ogni cambio di capitolo chi erano, dov’erano, cosa stavano facendo.

Alcune scene drammatiche o di tensione vengono brutalmente spezzate per spostarci magari dall’altra parte del mondo a seguire un altro personaggio, distruggendo l’attenzione del lettore. Inoltre non è una trama “semplice” e per comprendere il finale è necessario fare attenzione ai vari indizi lasciati qua e là per i capitoli, e questi spesso vengono dimenticati perché, appunto, il lettore impiega più tempo a elaborare il cambio di punto di vista che a cogliere questi dettagli.

Un finale complicato

E forse il finale ha risentito maggiormente di questo problema, perché l’ho trovato estremamente confuso e complicato. La grande rivelazione finale è inaspettata ma la si può intuire se si ha prestato molta attenzione agli indizi lungo i capitoli, ma ciò che la segue e il suo epilogo li ho trovati forse un po’ abbozzati e difficili da comprendere alla prima lettura. Forse sarebbe stato meglio far seguire più capitoli dallo stesso punto di vista e non sbalzare il lettore da un personaggio all’altro nel giro di poche pagine.

Spoiler sul finale!
Durante il “combattimento finale” avviene una specie di intreccio temporale dovuto alla magia e a Lierna. Nell’epilogo viene tutto spiegato un po’ all’acqua di rose, ma in sostanza… Lierna è figlia di Torano e Mel, un’altra vittoria che hanno aiutato durante la storia, portando questi ultimi due indietro nel tempo. O forse spostando Lierna, Bronte e altri personaggi in un altro tempo? Non si capisce molto bene… Sicuramente un finale interessante e fuori dal comune ma forse poteva essere eseguito diversamente.

I Trionfi del Vuoto: un fantasy vicino a noi

I Trionfi del Vuoto è un fantasy che sa fieramente di casa. Il tono familiare e colloquiale, le ambientazioni che possono ricordare alcune nostre città più famose, i nomi italianissimi e… la pasta! Questo libro offre una versione alternativa e magica del nostro Paese a cui non ho saputo resistere. Lo consiglio a chiunque abbia voglia di un’avventura in classico stile epic fantasy ma dai toni simpatici e familiari, con risvolti interessanti e inaspettati e tanti personaggi ben caratterizzati e forti.

Voi lo avete letto?

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Cactus

Classe 2001, programmatrice e scrittrice accanita. Amo il fantasy e l'horror, osservare le persone, raccontare storie e vivere le mie.

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