Recentemente ho cominciato a distaccarmi dal fantasy, ultimamente saturo di nuove uscite e visibilità online, per esplorare un genere che ho invece sempre un po’ sottovalutato e ignorato: la fantascienza. Un genere che, al contrario del fantasy, non ha ancora preso piede in Italia. Di recente ho letto e recensito Trilogia del Nerva, ma oggi parleremo di Winter.
Scritto nell’ormai lontano 2016 dallo scrittore italiano Delos Veronesi e pubblicato da Watson Edizioni, Winter racconta una storia semplice ma non scontata, dai risvolti action e thriller in un contesto futuristico e distopico.
La trama
La trama gira attorno a Winter, nome in codice dello spietato sicario che, scopriremo presto, non è un comune essere umano. Grazie a delle mutazioni genetiche è in grado di portare a termine contratti quasi impossibili e con metodi improbabili e inaspettati. Sensi ultra sviluppati, forza e velocità sovrumane e una vasta conoscenza di armi, queste sono tutte le carte che ha Winter può giocare quando accetta un lavoro. E Winter, ce lo dice lui stesso, accetta solo incarichi di un certo livello e si impegna fino in fondo per portarli a termine.
Una sera, dopo un’abbondante bevuta per tentare di dimenticare la sua natura e identità, si imbatte in July, indifesa e inseguita dagli uomini di un boss mafioso. Si vedrà costretto ad aiutarla e successivamente ospitarla nel suo nascondiglio per proteggerla. Tra i due nasce un delicato rapporto di ingenua intimità che ho trovato molto tenero; lei non ha idea di chi sia lui in realtà e di cosa sia in grado, ai suoi occhi è solo il suo cavaliere misterioso.
Dopo questa prima metà in cui viene esplorato il carattere e il passato di Winter, come questi influenzino il rapporto con July e, viceversa, lui stesso venga condizionato dalla ragazza, il libro prende una piega inaspettata. Winter dovrà fare i conti con le sue origini che ancora lo perseguitano, e sulla sua strada incontrerà qualcuno come lui che punterà al suo stesso obiettivo: la libertà. La quiete del suo anonimato è rotta e ora non può semplicemente prendere e fuggire di nuovo, ora ha July da proteggere.
In una colonia organizzata in livelli, in cui il primo è quello più ricco, sano e bello, e il quinto nient’altro che lo scarto degli scarti, Winter e July si ritrovano invischiati in qualcosa di più grande di loro e sono costretti a fuggire.
Alcuni elementi noti
La trama in sé non è delle più innovative, ci sono diversi elementi “già sentiti”: l’assassino freddo e sovrumano, la bella ragazza da salvare e per cui lui riscoprirà la sua umanità, un’organizzazione segreta e criminale.
Ho inoltre trovato July molto stereotipata nella sua femminilità, ma c’è da dire che non è stata ancora esplorata molto come personaggio e magari sapremo qualcosa di più di lei nel seguito.
Winter: da non scartare
Nonostante questi difetti, l’ho trovata una storia assolutamente godibile e ben scritta, la prosa era scorrevole e non intrisa di azioni ridondanti o descrizioni troppo dettagliate, lasciando un po’ di spazio di immaginazione al lettore.
Ci sono stati alcuni colpi di scena che non mi sarei aspettata, svoltando completamente la storia da un capitolo all’altro e tenendomi piacevolmente incollata al libro. Inoltre il viaggio-fuga di Winter e i suoi nuovi compagni non è concluso e continua nel seguito Skin, che recupererò al più presto.
C’è inoltre da dire che le molte scene d’azione sono ben rappresentate e anche il modo con cui vengono descritte e mostrate rispecchia il carattere freddo e calcolatore di Winter. La sua sicurezza e la sua calma destabilizzano i suoi nemici, lasciando uno spiraglio nelle difese in cui Winter può colpire.
Consiglio questo libro a chi, come me, si affaccia per le prime volte sul genere fantascientifico e vuole esplorarne un po’ tutti i sottogeneri. Oppure a chi già ama il genere e vuole godersi una storia fredda e cupa – ma dal cuore speranzoso – immersa in un mondo allo sbando.
Voi lo avete letto?
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