Se avete letto la mia recensione di Fathomfolk ricorderete che NeoN Libri, la nuova imprint di Edizioni E/O, ha deciso di investire sulla piattaforma NetGalley per la distribuzione di Advanced Reader Copy digitali. Lo staff di NeoN Libri è stato gentilissimo e mi ha concesso la copia in anteprima di Saltblood di Francesca de Tores, in uscita in Italia il 4 settembre.
Iniziamo quindi con la recensione! Ma vi avverto, ci aspetta un lungo viaggio per mare.
Un romanzo storico ambientato durante l’eta d’oro della pirateria
Saltblood è un romanzo storico e narra le vicende della piratessa Mary Read, che insieme ad Anne Bonny e Calico Jack è una delle figure più conosciute del periodo d’oro della pirateria. Se avete visto Black Sails ve li ricorderete sicuramente!
Il libro cerca di rimanere fedele alla figura storica di Mary Read. Francesca De Tores, infatti, conferma di aver fatto molte ricerche e lascia tantissime fonti interessanti nelle note finali — che andrò sicuramente a spulciare, visto il mio rinnovato interesse per i pirati!
Nata povera e orfana di padre, Mary viene cresciuta dalla madre come un maschio, per prendere il posto del fratellastro Mark, morto ancora bambino, e assicurarsi la rendita della nonna paterna. In seguito Mary decide di arruolarsi in marina, travestita da uomo, e dopo aver combattutto nelle Fiandre, una serie di scelte la portano a bordo della nave del pirata Jack Rackham.
Francesca De Tores ci racconta una storia appassionante con il suo stile meraviglioso e impeccabile, senza distaccarsi dalla realtà storica. Le descrizioni sono immersive e ci trasportano prima nei campi di battaglia delle Fiandre, poi nei mari cristallini dei Caraibi. Saltblood è sicuramente tante cose, oltre a essere un romanzo storico: una storia d’amore, un’avventura, una ricerca di identità e libertà.
I personaggi
Sono tanti i personaggi che si affacciano dalle pagine di questo romanzo, e i più importanti sicuramente Anne Bonny e Jack Rackham, alias Calico Jack.
Anne è un personaggio chiave nella storia raccontata da Francesca De Tores e speculare a Mary. Irlandese, dai fieri capelli rossi, viene anche lei cresciuta come un maschio e quando il padre le togli l’eredità si fidanza con un marinaio, James Bonny. Mary, che fatica a capire appieno la propria identità, si sente subito compresa da Anne e le due donne sviluppano un legame molto forte.
Jack è il personaggio che mi ha colpita di più. Con il suo carisma, mi è rimasto nel cuore. Il suo rapporto con Mary è di profonda amicizia e stima e ho amato che non ci fosse gelosia di nessun tipo da parte di Jack.
Cosa non mi ha convinta
Nessun libro è perfetto, e Saltblood non fa eccezione. Alcuni punti infatti non mi hanno convinta del tutto. Il romanzo è spesso ripetitivo, soprattutto nella prima parte. Ad esempio la confusione della protagonista, che fatica a trovare la sua identità, ci viene ripetuta fino allo sfinimento. Questo però non mi ha impedito di godermi la lettura.
Inoltre, vorrei fare una piccola considerazione personale: mi è dispiaciuto non vedere una relazione poliamorosa fra Mary, Anne e Jack. Le premesse c’erano tutte! Sia Mary che Anne sono attratte anche dagli uomini, ed entrambe si dichiarano incinte quando vengono catturate. Da un lato capisco che l’autrice abbia voluto concentrarsi sulla storia fra Mary e Anne, d’altra parte questo ha portato a un plot twist che non mi è piaciuto molto.
Conclusioni
Questo libro ha decisamente superato le mie aspettative. La prosa in prima persona è meravigliosa, sempre scorrevole, e il libro mi ha catturato fin dalle prime pagine. Io ve lo consiglio assolutamente e sono sicura che acquisterò la copia fisica in uscita il 4 settembre. Non vedo l’ora di vederlo nella mia libreria!
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