Un affare per orecchie a punta: recensione di un fantasy noir

da | Feb 19, 2025 | Recensioni, Fantasy

Un affare per orecchie a punta è un fantasy noir edito Lumien, dell’autore M. Maponi. L’ho letto a dicembre dopo averlo comprato a Più Libri Più Liberi, fiera dell’editoria indipendente di Roma. Seguivo l’autore sui social e lo conoscevo come fondatore della rivista letteraria Alkalina, quindi ero molto interessata a leggere finalmente qualcosa di suo. Iniziamo con la recensione!

Fantasy e noir, una commistione di generi

Trovare una commistione di questi due generi non è molto comune nel panorama fantasy italiano.

Il romanzo mischia atmosfere ispirate gli anni di piombo, ma anche alla rivoluzione industriale e agli anni Venti, a quelle tipiche del fantasy classico. Nella città sporca e fumosa di Virmgrado troviamo le classiche razze del fantasy come elfi, orchi e goblin, ma anche razze che di solito hanno meno attenzione, come le ninfe e i drow.

Già dalle prime pagine capiamo che l’anima di questo romanzo non è quella del fantasy, ma è molto di più quella del noir, o hard boiled. L’elemento fantasy, infatti, non è poi così tanto approfondito.

Ho apprezzato che l’autore abbia cercato di dare una caratterizzazione diversa a tutte le razze fantasy presenti, e da un lato capisco benissimo l’intenzione di sovvertire i soliti tropi che — diciamocelo — ormai hanno stancato. D’altra parte forse mi aspettavo che ci fosse più fantasy e soprattutto più magia: andrò dritta al punto, in questo libro non c’è magia. Se vi aspettate un fantasy ricco di magia che sfida la sospensione dell’incredulità, questo libro potrebbe non essere la lettura che fa per voi: in quel caso, vi consiglio Per Aspera Ad Astra, sempre del catalogo Lumien, che abbiamo recensito qua.

Se invece cercate qualcosa di crudo, realistico, sporco e politico, proprio come lo definisce l’autore, forse siete nel posto giusto.

Tematiche molto attuali

Se l’elemento fantasy non è poi così approfondito, l’autore spinge molto sui temi della discriminazione, della coscienza di classe e della lotta operaia, della corruzione, del razzismo. Sono temi che anche a me interessano molto e che non è poi così comune trovare in un fantasy, soprattutto nel panorama del fantastico italiano. Si sente proprio che sono temi che stanno a cuore all’autore e vengono sviscerati a dovere.

Nonostante nel fantasy classico sia comune il concetto di razza, non ci si ferma spesso ad approfondire la tematica del razzismo. Un affare per orecchie a punta, invece, tenta un approccio più consapevole, mirato a rovesciare gli stereotipi più datati del fantasy.

Virmgrado è una città corrotta, lo capiamo subito, e corrotti lo sono anche i suoi personaggi, che hanno lati oscuri ma anche i loro pregi, e non c’è una vera e proprio differenza fra protagonisti e antagonisti. Troviamo personaggi complessi, sfaccettati, a partire dal protagonista: Mannekin Hanter è un mezzo orco e mezzo goblin, e ha vissuto sulla sua pelle le discriminazioni razziali; allo stesso tempo, anche lui ha pregiudizi sulle altre razze, seppure in maniera inconscia. Inoltre, agisce da una posizione di privilegio, e questo causa un conflitto interno molto forte.

Un caso complesso da risolvere

Il nostro protagonista, Mannekin, è un ispettore che viene coinvolto in un caso di suicidio.

Faccio l’avvocato del diavolo: si insiste tantissimo sul fatto che la vittima non si è uccisa. Il protagonista ha questa intuizione soprattutto perché la stanza della vittima è perfettamente in ordine e non c’è nulla fuori posto. Questa ovviamente è una considerazione personale, ma credo che sarebbe servito un indizio più forte per far partire le indagini.

La stanza perfettamente in ordine non è l’unico dettaglio che stona nella scena del crimine: di sospetto c’è anche una pila di volumi che predicano la supremazia razziale degli elfidi. Quando il ritrovamento di un taccuino pieno di appunti contabili ricollega la vittima al compagno impiegato nelle industrie, il caso si rivela più intricato di quello che sembrava e trascina Mannekin nelle viscere di Virmgrado.

Conclusione

Libro promosso!

Un affare per orecchie a punta è un libro pensato bene e scritto bene. Lo stile di scrittura è molto maturo, mi è piaciuto; in generale ho trovato il libro davvero ben scritto, scorrevole, e mi ha colpito molto.

Lo consiglierei assolutamente a chi ama il noir e i gialli, e in secondo luogo a chi ama il fantasy. Leggerò sicuramente i prossimi libri dell’autore. Voi l’avete letto?

<a href="https://www.edizioninovilunio.it/author/mab/" target="_self">Mab</a>

Mab

26 anni, nella vita mi occupo di grafica ma sono da sempre appassionata di scrittura. Amo il fantasy, la storia antica e i gatti.

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